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SCUOLE SUPERIORI

PROGETTO FINESTRE - Storie di rifugiati

Nel progetto Finestre, un incontro di due ore scolastiche che proponiamo a tutte le classi delle scuole superiori, una classe incontra una persona rifugiata.

Negli incontri, un'operatrice o operatore dell’associazione introduce il tema, fornendo informazioni e dati reali per fare chiarezza su un fenomeno la cui percezione generale è spesso distorta. Poi parla il testimone, un rifugiato o una rifugiata che proviene dall’Asia, l’Africa o l’America Latina, e racconta ai ragazzi e alle ragazze la sua storia: perché ha lasciato il suo Paese, il viaggio verso l’Italia e la sua esperienza di integrazione.

In questo modo, le persone rifugiate diventano maestre: non quelle che ricevono, ma quelle che insegnano e portano valore all’interno della scuola. Ascoltando una storia di migrazione ed esilio dalla voce di chi l’ha vissuta sulla propria pelle, gli studenti percepiscono davvero cosa significa fare queste esperienze e, nel contempo, quanto le persone siano simili al di là delle diverse provenienze. Il dialogo che nasce è il modo più semplice, e più sicuro, per ampliare i propri orizzonti e liberarsi dalla paura dell’altro.

Il progetto Finestre è un modo semplice, veloce ed efficace per portare la migrazione forzata all’interno delle scuole. Molte classi però scoprono che, dopo l’incontro, la loro curiosità su questo tema è ancora più forte di prima e vogliono proseguire il percorso con noi. Per questo immaginiamo per loro altri itinerari per approfondire.

FINESTRE FOCUS

Finestre Focus è il nome di una serie di incontri di due ore scolastiche che possono essere richiesti in seguito all’incontro di Finestre. Si rivolgono alle scuole superiori o alle terze medie che, dopo aver ascoltato la storia di un rifugiato, hanno ancora più curiosità del mondo delle migrazioni.

Gli incontri di Finestre Focus sono indipendenti e possono essere proposti separatamente oppure combinati in un ciclo che faccia approfondire agli studenti e alle studentesse varie tematiche. Gli argomenti proposti potranno essere declinati a seconda delle esigenze, in accordo con ciascun docente.

Ecco alcuni esempi di Focus:

  • Il diritto di asilo: Come funziona la richiesta di protezione internazionale in Italia? Quali sono i diritti delle persone richiedenti asilo e rifugiate? Qual è il loro percorso di accoglienza. E noi? In che modo le migrazioni ci riguardano come cittadine e cittadini italiani ed europei?

  • Lavorare e integrarsi lontano da casa: Cosa significa cercare lavoro in un Paese diverso da quello dove si è nati e cresciuti? Quali sfide? Mettersi nei panni dell'altro per comprendere i percorsi di integrazione lavorativa dei migranti.

  • Donne migranti: La migrazione dal punto di vista femminile. Perché partire? I viaggi delle donne sono uguali ai viaggi degli uomini? Che difficoltà e che opportunità presentano per una donna l’esperienza della migrazione e la vita in un nuovo paese?

  • Parliamo di razzismo! Il razzismo è una questione individuale o collettiva? Da dove nasce e che ruolo ha nella nostra società? Spunti e idee su come combattere il razzismo e costruire una società in cui tutti e tutte abbiano pari valore.

  • Uno sguardo oltre il confine: Cosa succede nei Balcani e nel Mediterraneo, sulle rotte migratorie che portano “a casa nostra”? La libertà di movimento è davvero un diritto di tutti e tutte? Una riflessione sulla “fortezza Europa” e sulla difesa dei confini a discapito dei diritti umani.

MA CHE GIRO DELL'OCA!

“Ma che giro dell’Oca!” è un gioco di ruolo coinvolgente, profondo e immersivo sul viaggio delle persone migranti forzate e sui loro contesti di origine. È diretto alle classi di scuola superiore che, possibilmente, abbiano partecipato agli incontri di Finestre.

 

Gli studenti e le studentesse si mettono nei panni di alcuni personaggi che viaggiano lungo le rotte migratorie che portano verso l’Europa, ciascuna con le sue particolarità e le sue difficoltà. Durante il viaggio, ogni personaggio incontra ostacoli e imprevisti, che diventano occasione di approfondimento - attraverso video, immagini e prove pratiche - di temi legati al fenomeno delle migrazioni forzate, come per esempio gli accordi stretti dall’UE con la Libia e la Turchia per il controllo della migrazione, il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, le migrazioni climatiche, lo sfruttamento lavorativo e il caporalato.

 

Il gioco di ruolo, che viene rinnovato ogni anno, porta i ragazzi e le ragazze a confrontarsi con le situazioni di attualità di cui sentono parlare nei giornali e in televisione, attraverso il meccanismo dell’immedesimazione. Questa modalità di didattica ludica ispirata al learning by playing propone uno stimolo diverso ed efficace per l’insegnamento dell’educazione civica. Lo consigliamo in seguito alla partecipazione al progetto Finestre, per permettere alla classe di comprendere meglio i temi affrontati, potendosi concentrare più a fondo sulle dinamiche del gioco.

Gli incontri di “Ma che giro dell’Oca!” sono disponibili da gennaio 2023.

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