
ABITARE
L’accoglienza inizia dalla casa. Nella casa e intorno a essa si sviluppa la parte più quotidiana e più personale della vita di ciascuno di noi. Questo vale anche per i migranti ed è per questo che il luogo in cui si vive e le relazioni che si hanno all’interno di esso e nel territorio circostante sono così importanti.
Come operatori accoglienza ci curiamo proprio di questo: costruiamo insieme alle persone richiedenti asilo e rifugiate percorsi individualizzati volti al raggiungimento dell’autonomia a partire dalle operazioni della vita di ogni giorno, quelle che ruotano intorno alla casa, ai rapporti di vicinato, all’accesso ai servizi e alla cura della propria salute, spesso provata dai traumi vissuti.
L'obiettivo finale del nostro lavoro è accompagnare senza assistere, diminuendo gradualmente la nostra presenza e il nostro intervento mano a mano che le persone accolte diventano più consapevoli e più indipendenti nel muoversi sul territorio per soddisfare i propri bisogni e i garantire propri diritti.
I principi che guidano il nostro lavoro sono quelli classici del lavoro sociale
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l'autodeterminazione: cerchiamo di aiutare le persone a decidere per sé
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l'accettazione: cerchiamo di rispettare le scelte e di non giudicarle, valorizzando le differenze
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la riservatezza: ciò che apprendiamo in base al rapporto di fiducia esistente non viene condiviso altri, è privato
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la personalizzazione degli interventi: non applichiamo azioni sempre uguali, ma partiamo dalle caratteristiche del singolo accolto per costruire insieme il percorso di ciascuno.