Il racconto della Giornata Mondiale del Rifugiato 2022 in Trentino
"Chiunque, ovunque, sempre". Per la Giornata Mondiale del Rifugiato di quest'anno abbiamo deciso di farci guidare da queste tre parole.
Sono parole scelte dall'UNHCR per essere lo spunto di riflessione per coloro che celebrano l'importante giornata del 20 giugno in tutto il mondo. Tre parole che attraversano i confini, per spingerci a parlare di rifugiati non solo durante la Giornata Mondiale ma adesso, nei prossimi giorni, tutti i giorni.
Venerdì 17, presso il Polo Culturale Diocesano Vigilianum, abbiamo discusso sul loro significato insieme a Ester Gallo (Università di Trento), ad Angelica Villa (Refugees Welcome Italia) e a Sara Zanatta (Fondazione Museo Storico del Trentino).
Il giorno successivo, Sabato 18, presso il Parco Colorio a Rovereto, ci siamo ritrovatз insieme per celebrare con la nostra presenza l'importanza della protezione internazionale, l'importanza di costruire comunità attorno a chi, in fuga dal proprio paese, chiede di essere accoltə e protettə. È stata una giornata densa di parole, incontri, musica, cibo e divertimento.
Abbiamo sperimentato la bellezza dello stare insieme.
La GMR è stata un’occasione per riunirci, per conoscerci e per stringere amicizie. Le tante associazioni che si sono messe in rete per organizzare le due giornate hanno portato a Trento e Rovereto le persone a loro legate, che in questi spazi comuni si sono incontrate, mescolate, hanno dato forma a una comunità nuova. Insieme a queste, si sono unite le persone che, per caso o per curiosità, sono passate e poi rimaste con noi. Essere insieme, essere comunità, è quanto di più importante possiamo fare per le persone che arrivano sul nostro territorio in cerca di pace. Una comunità che abbia cura di chi, tra i suoi componenti, è temporaneamente più fragile. Una comunità che non abbia paura di accogliere e includere la diversità, ma sia in grado di metterne in luce la bellezza.
Abbiamo assaporato la dolcezza dello scambio.
Lo scambio che lo stare insieme porta con sé se ci si lascia coinvolgere dalla relazione. Nessuna relazione va in una sola direzione, in nessun rapporto c'è solo il "dare" o solo il "ricevere". Tutto è scambio. Come quando ci si siede attorno a un tavolo e si condivide del cibo. Per questo sabato, verso sera, abbiamo apparecchiato una lunga tavolata su cui all'improvviso hanno iniziato a comparire ciotole, vassoi, piatti contenenti cibi dai sapori noti e lontani, comuni e sconosciuti. Ciascunə aveva portato qualcosa da condividere e ci siamo scambiati i cibi in un'esplosione di profumi e colori.
Abbiamo fatto spazio alla leggerezza.
Al parco Colorio, abbiamo giocato, riso, cantato. Abbiamo assistito alla performance teatrale “Persona singolare. Chi racconta la mia storia?” di Maura Pettorruso, con Stefano Pietro Detassis, Sherif Diallo, Andrea Visibelli. E poi, quando è sceso il buio, abbiamo ballato sulle note delle canzoni dei Fela Beat e di Nana Motobi & the Abe Pe Show crew, tirando fuori tutta la nostra allegria, la nostra voglia di vivere. "Fare spazio" alle persone rifugiate e che vivono nelle nostre comunità non è sufficiente. Lo spazio che costruiamo per noi e per loro dev'essere uno spazio positivo, in cui stare bene. Uno spazio leggero in cui vivere con spensieratezza.
Abbiamo preso una posizione.
Da questo spazio allegro e leggero si è levato però un messaggio deciso e chiaro, riassunto nelle tre parole che durante le due giornate abbiamo spesso ripetuto, scritto, letto, ascoltato: "chiunque, ovunque, sempre". Il nostro messaggio è che le persone vanno accolte e protette, chiunque esse siano, da ovunque provengano, sempre.
La nostra è stata una presa di posizione ideologica ma anche fisica. Negli eventi della Giornata Mondiale del Rifugiato di quest'anno ci siamo riunitз, dispostз in uno spazio, ci siamo mostratз. Abbiamo dimostrato di esserci, una comunità accogliente e attenta a chi tra noi ha bisogno di aiuto, una comunità che tende la mano a chi, dall’altra parte dei confini militarizzati e violenti, vorrebbe raggiungerci ma si vede negato questo diritto. Il nostro esserci va oltre la giornata mondiale del rifugiato, si allarga a tutti i giorni del calendario e a tutti gli spazi che abitiamo. Ovunque. Sempre.
Con la partecipazione di:
Associazione ARAS
Associazione Centro Astalli Trento
Associazione Fandema
Associazione Ubalda Bettini Girella Onlus
ATAS Onlus
CAV - Coordinamento Accoglienza Vallagarina
CIF - Centro italiano femminile
Centro Pace Ecologia e Diritti Umani Rovereto
Compagnia teatrale TeatroE
Comune di Rovereto
Comunità Murialdo Trentino Alto Adige
Cooperativa sociale Punto d'Approdo
Cooperativa sociale Smart Onlus
Fela Beat
Fondazione Comunità Solidale
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani
Gioco degli Specchi
John Mpaliza
Master DIRPOM - Università di Trento
Mediterranea Trento
Nana Motobi & the Abe Pe Show crew
Noi S. Caterina
Pastorale Migrantes - Diocesi di Trento
Progetto Risonanze
Scout Agesci Rovereto
Scout CNGEI Rovereto
Smart Lab - Centro Giovani Rovereto
Con il contributo di:
Associazione Centro Astalli Trento Comune di Rovereto Comunità della Vallagarina Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani Pastorale Migrantes - Diocesi di Trento SAI - Sistema Accoglienza Integrazione
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