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I PADRI COMBONIANI

CHI SIAMO

La casa di Trento ha avuto origine in città alla fine dell’ottocento, nell’abitazione della famiglia Fronza. Lì, infatti, ebbe inizio il primo ‘seminario’. Molte vicende hanno poi segnato la storia, di cui oggi siamo testimoni diretti in 3.

IL NOSTRO LUOGO DI ACCOGLIENZA

 

Guardiamo la città dall'alto della collina, ma il nostro spirito ci dice di guardare dritto, alla pari, ogni essere umano che varca la nostra soglia. La nostra casa è aperta a rifugiati e studenti, ha un orto, spazi aperti alla condivisione e alla creatività.

L'ESPERIENZA CON ASTALLI

​​L'esperienza è nata nel 2019, quando abbiamo iniziato ad accogliere le prime persone rifugiate provenienti dall'Africa. Poi pian piano la popolazione in casa è cresciuta e abbiamo arricchito la nostra tavola con la presenza di altre persone provenienti dall'Asia e dall'America Latina. Oggi abbiamo un murales sulla nostra facciata che rappresenta un funambolo che cammina sulla bellezza e sulle macerie del mondo. La definiremmo così la nostra vita con Astalli, un cammino impervio che cerca l'equilibrio tra il dolore e la gioia del futuro.

COSA SIGNIFICA PER NOI ACCOGLIERE

Accogliere significa per noi costruire. Nel caso delle persone rifugiate, addirittura ricostruire. Ci mettiamo lì, mattone dopo mattone a rinsaldare legami e ferite aperte per essere certi di aver contribuito a guarire anche solo un'infinitesima parte dei mali del mondo.

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